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Benvenuti nel mio giardino al profumo di fragola, spero siate golosi perchè ho intenzione di coccolarvi con dolci pensieri.....

mercoledì 2 febbraio 2011

Il pesciolino rosso e la sua mamma

Ci sono molti aspetti della vita che mi piacciono davvero tanto: il sorriso di un bambino, l'allegria di chi è innamorato, l'amore, la poesia, la musica, l'amicizia, i rapporti tra le persone, la solidarietà e tanto altro ancora. Perchè la vita merita sempre di essere vissuta e di questo ne sono certa anche quando i momenti di sconforto prendono il sopravvento. In quei momenti cerco dove si nasconde il mio sorriso e il mio ottimismo e poi magari mi scopro a ritrovarlo in un abbraccio di mio fratello, in una parola dolce di mia sorella o nello sguardo complice e affettuoso degli amici, quelli veri, quelli che so ci saranno sempre.
Ma un aspetto della vita che proprio non riesco a digerire, che mi fa proprio venir la voglia di gridare ai quattro venti la mia rabbia è la MORTE. La morte intesa proprio come fine. E non è solo la mia a preoccuparmi ma lo è forse ancor di più quella degli altri, mi spaventa e con difficoltà ne parlo, poi cerco di allontanare il pensiero perchè altrimenti mi prende un magone di tristezza che resta lì non sale e non scende ed è davvero faticoso da sostenere. Chissà forse avessi avuto un animale ci avrei fatto i conti con un pò più di serenità. In fin dei conti la vita per esserci prevede una fine che per quanto ingiusta possa sembrare è forse la cosa più democratica e giusta che in vita ci possa essere, non guarda in faccia nessuno, capita a tutti senza distinzione alcuna. Dicevo forse avere un animale domestico mi avrebbe aiutato. La verità è che dopo il pesciolino rosso non ne ho più voluto sapere, amo gli animali, quelli degli altri però.
Il mio pesciolino rosso si chiamava Pallino, era piccino e io l'avevo vinto alle giostre. Quando lo portammo a casa ero davvero contenta, in preda ad una fervida immaginazione tipica della fanciullezza (avrò avuto 5 anni credo) mi ero immaginata che il tipo delle giostre era un uomo cattivo che aveva tolto tutti i pesciolini rossi dal mare allontanandoli dalle loro famiglie e che era compito di noi bambini liberarli da quel mostro e riportarli in mare. Ci provai ma i miei genitori mi spiegarono che il pesciolino buttato in mare non avrebbe fatto una buona fine, poveri loro ancora non sapevano che fine gli avrei fatto fare io. Arrivati a casa riempimmo d'acqua quello che io ingenuamente definii un acquario ovviamente non lo era. Pallino mi dava il buon giorno prima di andare all'asilo, quando tornavo a casa per pranzo e stava con me quando facevo i miei murales sui muri di casa, lo so a cinque anni non si dovrebbe più disegnare sui muri ma la tentazione di colorare pareti bianche era troppo forte tanto quando il desiderio di mia madre di darmele di santa ragione. Per il mangiare se ne occupava lei. Se nonché a mio avviso Pallino mangiava troppo poco e a me dispiaceva, pensavo che mamma non sapesse proprio bene come nutrire un pesciolino rosso. Così dopo che lei gli dava da mangiare io rincaravo la dose e un brutto giorno al ritorno dall'asilo Pallino non c'era più, mamma l'aveva trovato a pancia all'aria una mattina. Povero Pallino, avrà sofferto? Per non farmi sentire in colpa mamma mi disse che portando pallino dal veterinario perchè aveva un pò di mal di pancia Pallino aveva trovato la sua mamma ed era giusto che lei lo riavesse con sè. Bè diciamo che la cosa migliore era stata quella di crederci sentire di aver fatto una buona azione mi fece sentire un pò meno triste, ma da allora non volli più sentire ragioni, non potevo affezionarmi a qualcuno e poi rischiare che me lo portassero via no? Ovviamente adesso che sono più grande penso che per i bambino avere un animale, se ci sono le possibilità, sia una cosa importantissima per la loro crescita ma Pallino ha segnato veramente le mie scelte, così ogni tanto penso davvero che potrebbe aver ritrovato la sua mamma magari non proprio dal veterinario, che ne dite?

5 commenti:

  1. nel mio giardino c'è una coppia di tartarughe nane che ogni anno genera molti tartarughini: te ne regalerò un paio...sono gli animali più logevi che esistano!!!

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  2. Grazie luigi, le tartarughe non solo mi piacciono molto, non solo sono le creature più longeve in natura ma si dice portino anche tanta fortuna....direi che sono sicuramente un regalo gradito.
    Ti regalo un abbraccio sincero.

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  3. Questa storia,mi ha fatto una grande tenerezza e mi ha portato un po' indietro nel tempo...al mio primo ed unico pesce rosso...tiffany...un abbraccio

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  4. Carissima Valentina, perdonami se non c'entra niente con l'argomento del post ma volevo comunicarti che ti ho assegnato un premio sul mio blog, passa se vuoi! Ciao Ciao

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  5. @Eva: Chissà che Tiffany (stupendo come nome!!!!) e Pallino non si siano incontrati in un'altra vita????Un abbraccio!!!!
    @CosmoGirl: Ma grazie corro!!!!!!!Baci!!!!!

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