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Benvenuti nel mio giardino al profumo di fragola, spero siate golosi perchè ho intenzione di coccolarvi con dolci pensieri.....

giovedì 26 maggio 2011

Cozze, Santa Rita e.....siamo già a giovedì

Domenica 22 maggio. Santa Rita. Mamma mia ragazzi guardando la data dell'ultimo post che ho scritto mi sono accorta che è già passato un sacco di tempo.....pazzesco. E' da domenica che voglio scrivervi e siamo già a giovedì, è proprio il caso di dirlo a volte le giornate diventano davvero corte e non sai più in quante parti dividerti. Domenica era Santa Rita e la mia amica Chiara mi ha detto "Perchè domenica sera non venite ad Andora a mangiare le cozze per la festa di Santa Rita?" Abito ad Alassio da trent'anni (mamma mia già trent'anni????) e sono pochi chilometri a dividermi da Andora ma io di questa festa non sapevo proprio nulla, mi sono consolata quando ho scoperto di non essere la sola a non conoscerla.
Ma facciamo un passo indietro: domenica mattina mi sveglio con relativa calma, mi butto sotto la doccia e raggiungo mamma e Giò in negozio, un caldo allucinante, direi che l'estate è arrivata.....poi con papaà decidiamo di andare ad Andora perchè a mezzogiorno c'era "pesce e sale" una manifestazione che come il nome fa ben intuire era dedicata al pesce, non vi dico il sole che c'era. Siamo tornati a casa cotti come due peperoni arrostiti.
Sento Chiara, mi metto d'accordo con lei per la serata, non ci sono mai stata e il fatto di andare mi entusiasma un sacco coome tutte le volte che organizziamo una serata in compagnia degli amici. Coinvolgo Giorgia e Federico, rispettivamente mia sorella e suo fidanzato (adesso si è fidanzato anche mio fratello, sono rimasta solo io l'unica zitella sigh sigh). Ci imbarchiamo alle sette passate, già immagino il caos e l'accanimento sulle cozze che ci sarà quando arriveremo. Ma non appena arrivati botta di fortuna Renzo, il marito di Chiara, è dalla cassa e sta facendo l'ordine, il momento è quello giusto, supeiamo tutti e gli diciamo cosa prendiamo. Ma non appena volgo lo sguardo alle mie spalle vedo davanti a me "Hannibal the Cannibal" in gonnella, ha un coltello affilato tra i denti e credo che se non ci leviamo immediatamente da davanti ai suoi occhi faremo la fine delle cozze.....al pomodoro. Sfodero il mio sorriso innocente e ingenuo mentre Renzo paga, bè direi che gli ho salvato la vita. Raggiungo Chiara al tavolo, siamo più di quanto immaginassimo, così inizia la  ricerca delle sedie. Perlustriamo tutta la zona, tutti i tavoli dove vagamente ci sembra di vedere un posto libero è nostro.....donne, uomini, bambini, giovani, anziani, tutti ci guardiamo con aria di sfida pronti a cogliere la minima distrazione dell'altro per portargli via la sedia.....avete presente i pazzi? uguale. Ma una volta che abbiamo iniziato a mangiare le cozze con tanto di macchia di sugo sulla maglietta, non poteva certo mancare, siamo stati ricompensati di tute le fatiche. Io naturalmente ho fatto amicizia anche in coda per le cozze, non si sa mai se nel frattempo qualcuno avesse portato via la mia sedia dovevo pur trovare con chi andavo a mangiare no? Buona giornata a tutti!!!!!

martedì 17 maggio 2011

Pizza, Amore e....

Cari Amici, non sono sparita, ho pensato qualche volta di prendere armi e bagagli e d'imbarcarmi verso mete sconosciute ma poi come farei senza di voi?!?
La realtà però è che tra l'invasione degli alieni che si erano impossessati del mio computer e una novità importante nella mia vita sono stata impossibilitata sia a commentarvi che a scrivere qualcosa. Chiedo venia.
Allora, partiamo dall'inizio: per diversi giorni ho avuto il computer invasato, non riuscivo nè a pubblicare nè a scrivere e commentare i vostri post.....iniziavo davvero ad essere preoccupata.....è successo anche a voi? E poi miracolosamente è tornato a vivere, menomale altrimenti poi vi sareste dimenticati di me......
Ma veniamo alla novità che non riesco più a tenere per me, è talmente una cosa che mi rende felice che mi esplode dentro e devo condividerla con voi che mi date davvero tanto e che ormai fate parte della mia quotidianità.
A metà giugno se tutto va bene apro una pizzeria con la mia famiglia: mamma, papà, la mia sorellina Giorgia e il mio fratellone Elia. Non avete idea di quanto abbiamo penato e dei sacrifici fatti per arrivare a questo risultato. Avremmo dovuto aprire a dicembre 2010 e poi per una serie continua d'imprevisti e problemi vari siamo anche arrivati alla conclusione, davvero triste, di non aprire più. Tutte le energie messe in questo progetto perse per sempre. Non vi dico la delusione. Poi, finalmente, da un paio di settimane a questa parte si è sbloccato tutto, abbiamo ripreso i lavori dentro al locale, mio papà si sta facendo un mazzo tanto....., abbiamo dato il colore, abbiamo deciso per il nome: "Mare Mosso" che ve ne pare? Onesti eh? Abbiamo ripreso tutti i contatti che avevamo dovuto abbandonare e finalmente dovremmo esserci e tra un mesetto apriamo. Quali emozioni? Paura per l'ignoto, gioia per la nuova avventura e tanta speranza che vada tutto per il meglio. Ho anche preso contatti con giovani artisti, ho pensato che sarebbe un'idea carina che si potessero alternare i loro quadri e così farli conoscere agli avventori della pizzeria. Insomma adesso non vedo l'ora, sarà dura ma sono ottimista.
Colgo l'occasione di questo post per ringraziare nuovamente Daniela di razziumani.blogspot.com che seguo sempre con piacere, per il premio che mi ha dato e come ho detto a lei tengo a chiedere scusa per il fatto che non ricambio mai i premi che voi mi date ma per me, soprattutto in questo periodo, collegarmi è davvero difficile e spesso leggo i vostri post a puntate, quindi spero mi perdoniate e sappiate che siete comunque tutti voi nel mio cuore. Grazie di esserci. A presto.

lunedì 9 maggio 2011

L'anima si sceglie il proprio compagno


 
L'anima si sceglie il proprio compagno
Poi chiude la porta
così che la maggioranza divina
non possa più turbarla
Impassibile vede i cocchi che si fermano
laggiù al cancello
Impassibile vede un Re inginocchiarsi
alla sua soglia
Io so che tra tantissimi
L'anima ne scelse uno
Per poi sigillare come fosse pietra
le valve della sua attenzione
(Emily Dickinson)

lunedì 2 maggio 2011

Nessuno va via per sempre.

Nessuno va via per sempre. Credo che quando qualcuno ci lascia in realtà non ci abbandona davvero.
Chi si addormenta nel sonno eterno ci viene a trovare ogni volta che noi pensiamo a lui, ogni volta che lo ritroviamo negli occhi di chi ci circonda, ogni volta che sentendo quella canzone che lui cantava sempre iniziamo a canticchiarla anche noi. Ci viene a trovare e continua a vivere finchè la nostra mente e il nostro cuore non si allontana da lui. Fino a quando un profumo ci farà sentire la sua presenza lui sarà al nostro fianco.
L'ho già detto non ho un bel rapporto con la morte: nè con la mia nè con quella delle persone che amo. Non mi piace l'idea che tutto debba finire e mi spaventa il modo in cui tutto finisca. Visto che prima o poi dobbiamo morire perchè non possiamo addormentarci tutti quanti e non risvegliarci più? Perchè alcune persone prima di lasciare questo mondo soffre? Poi  a volte mi rasserena l'idea che ci sia una vita oltre la vita, che ci fa rincontrare, una vita dove non si conosce il male dove si ha il compito di proteggere chi è ancora sulla terra.
Così oggi, improvvisamente, entrando in una stanza di casa dei miei ho sentito forte e presente come non mi era ancora capitato il profumo di mia nonna. Era intenso, era come averla lì vicino a me. Ho chiamato mia mamma e mentre io continuavo a sentirlo lei non sentiva nulla. Mia nonna c'era ne sono certa. Questa cosa mi ha rasserenata tantissimo. Mia madre vede la sua in me, nei miei atteggiamenti, io sento il suo profumo e ne sento la voce rassicurante. Sapere che è il suo corpo ad essere andato via mi fa pensare a lei felice che fa finalmente il viaggio della spensieratezza quello che in vita non poteva fare e in questo viaggio ogni tanto mi viene a trovare. Se penso che davvero c'è una vita oltre la vita mi piace pensarla mano nella mano con mio nonno che camminano felici in un mondo ideale, senza pensieri, senza malignità, dove si torna un pò bambini e dove lei può essere finalmente se stessa. In pace.