Pensieri di una neo trentenne nel giorno del suo compleanno....

17 novembre 1980, ore 17 e quasi 17 minuti dopo 17 ore di travaglio.Eccomi. Ci sono anch'io. Con un colorito da turista sotto il sole cocente di ferragosto, ho emesso il mio primo vagito, vorrei vedere dopo tutte quelle ore il pianto era il sistema più naturale di sfogo. Non posso dire che il 17 non sia proprio il mio numero guida. Effettivamente in barba alle scaramanzie popolari il 17 mi ha sempre portato fortuna, certamente un pò meno alla mia mamma viste le 17 ore di travaglio.....
Ed eccomi qua, oggi, trent'anni dopo. Mamma mia trent'anni. Lo so molti di voi diranno "Ma sei ancora una bambina", eppure questa mattina ho aperto gli occhi e ho pensato "Ma io trent'anni non me li sento davvero".
Camminando verso il lavoro pensavo a come fino a un pò di tempo fa avere trent'anni per una donna volesse dire essere sposata, magari già mamma (la mia la diventava per la seconda volta), o al massimo in procinto di diventarla. Una donna di trent'anni non ancora "maritata" era da considerare già "zitella". Bè diciamo che oggi allora il mondo è pieno di "zitelle". Sorvolando sulla mia condizione da "single", particolare del tutto relativo, non so proprio se mi vedrei già sposata....Una cosa è certa: per i ragazzi dell'età di mio fratello (17) sono vecchia, me l'ha detto ieri sera, ed effettivamente quando avevo la sua età io vedevo vecchie anche quelle di venticinque anni figuriamoci di trenta. Sento che questo sarà un anno importante. Un anno che mi darà molte soddisfazioni. Ho sempre pensato che compiere gli anni a novembre volesse dire recuperare un anno. Cazzate. Però ho deciso che fino all'anno nuovo dirò che ne ho ancora ventinove, suona meglio. Va bene va bene mi limito ad aspettare le 17 e 17.
Buona giornata a tutti!!!!