Welcome!!!!!!

Benvenuti nel mio giardino al profumo di fragola, spero siate golosi perchè ho intenzione di coccolarvi con dolci pensieri.....

lunedì 28 marzo 2011

28 marzo 1993 (Auguri fratellone!!!!!)

Lo ricordo come fosse adesso. I nostri genitori avevano ancora il negozio nel budello, si il negozio che adesso vende scarpe, davanti all'ingresso mamma e papà hanno preso me e Giorgia  e ci hanno comunicato la notizia del tutto inattesa: presto avremo un bambino, presto saresti arrivato tu.  Qualcun altro si aggiungeva alla nostra famiglia, qualcun altro di ancora sconosciuto sarebbe presto diventato parte integrante ed essenziale delle nostre vite e avremmo dimenticato ben presto il tempo in cui ancora non c'eri. Mamma si è accorta di essere incinta in ospedale. Mi avevano ricoverato per un intervento all'anca, era la prima volta che mettevo piede in ospedale, non posso dire la seconda perchè non sono nata in ospedale, quindi quella era davvero la prima volta ed ero terrorizzata, come una qualunque dodicenne in attesa di entrare in sala operatoria. Mamma, presente come sempre, tu lo sai quanto è presente, è stata con me giorno e notte e lì ha scoperto di aspettarti. Chissà quali emozioni, quali paure e quanta gioia le siano passate per la testa in quel momento. Per me e Giorgia era solo gioia e non poteva che essere così: arrivavi tu, un bambolotto in carne ed ossa con cui giocare cosa ci poteva essere di meglio? Hai anticipato i tempi, sei sempre il solito, devi correre, scappare via come se avessi paura che la vita ti volasse tra le mani, la vita che tieni stretta con tutte le forze, così sei voluto nascere prima. Quando sei arrivato a casa sembravi un "polletto", mamma ti lavava sotto il lavandino della cucina e papà ti teneva con una mano, finalmente non era più solo in mezzo a tre donne, eri arrivato tu a dargli manforte. 
Con te mi sono sentita un pò una vice-mamma, quante volte ti ho fatto addormentare ascoltando la musica, lo ammetto un pò ci marciavo se stavo con te non dovevo aiutare mamma a fare le cose di casa, in quello è sempre stata più brava Giorgia. Lo so, l'ho sempre saputo con lei hai un rapporto speciale, complice, di gioco, di confidenze, sarà la differenza di età, sarà che lei è più maschiaccio di me. Sono felice del rapporto che avete e so che con te non potrò mai avere lo stesso rapporto ma so il bene che mi vuoi, lo sento. So che ci scopriamo giorno per giorno e tu sai che per te e per Giorgia ci sarò sempre. Siete le persone più importanti della mia vita. 
In questi 18 anni abbiamo attraversato tantissime cose tutti e cinque assieme. Per te sono stati lunghi ad arrivare e per me sono stati un soffio.
Oggi è il tuo giorno. Ti auguro di avere una vita piena, di prendere i treni giusti e se qualche volta la fermata sarà sbagliata, fa niente, tu guardati intorno e cerca comunque il buono da ogni esperienza che avrai la fortuna di vivere. Prendi in mano la tua vita, credi sempre nella tua famiglia anche quando ti farà arrabbiare, alla tua età si hanno tanti sogni e tanta voglia di realizzarli, provaci sempre. Non dimenticare mai i valori che mamma e papà ti hanno insegnato sono quelli che ti fanno diventare uomo.
Auguri fratellone!!!!!! 

mercoledì 23 marzo 2011

La vita degli altri (ipoteticamente, forse, chissà).....

Ma voi ci credete nel destino? Credete che la vostra vita sia già scritta o che solo voi ne siate gli artefici? Ogni tanto me lo domando. Sto imparando col tempo a non guardare indietro per cercare qualcosa che non c'è più o qualcosa che realmente non c'è mai stata. Il passato serve per capire meglio il nostro presente, se lo si guarda con troppa malinconia si finisce poi col non riuscire a guardare avanti. Vi è mai capitato di vedere in altri la vita che sarebbe toccata, forse, a voi? Non fraintendetemi non ho grandi rimpianti e non mi pento di scelte passate, mi appartengono e rinnegare quello che si è stato è quasi sempre negare una parte di sè e non mi piace.
Ma quando la vedo per me è inevitabile non riesco a non pensare che al suo posto, se qualcuno non ci avesse mezzo lo zampino, e se io non glielo avessi permesso, ci sarei potuta essere io.
S. sta con M. dalle superiori, da quando lei faceva seconda e lui quinta. M. per me ha rappresentato la storiapiùlungaunilateralemaivissuta di tutta la mia vita.
Ho visto M. il primo giorno di prima media, della mia prima media, e lui era in terza. Quando l'ho visto è stato amore a prima vista, l'amore vero, perchè l'amore delle adolescenti non va sottovalutato, non ha malizia, è puro, istintivo non si pone domande, non mette limiti, non ha paure dettate da esperienze passate che magari ci hanno ferito, delusi. E' amore e basta. Per farla breve purtroppo sono incappata in V.  e come sempre quando mi imbatto in lei le cose vanno storte e credetemi io iniziato ad avere una vita quando lei è uscita dalla mia cerchia di conoscenti, ma questa è un'altra storia. V. ha rovinato tutto. Se l'amore per le adolescenti è vissuto all'ennesima potenza è anche vero che è l'età dove se si vuole fare del male si sa bene come colpire e come rendere ridicolo qualunque sentimento s'incontri sul proprio cammino. Bè chiamiamo le persone con il loro nome, quando una è una vera STRONZA la si può solo che definire così. Era l'unica conoscenza in comune tra me e lui e così in maniera subdola V. ha iniziato ad indagare e a muovere i miei sentimenti come si muovono dei burattini durante uno spettacolo per bambini, a piacimento. Così quello che provavo per M. è diventato nel giro di poche settimane la barzelletta della scuola. Lui dal canto suo con me è stato sempre molto gentile ma quando ha provato ad avvicinarsi la solita STRONZA, l'ho scoperto anni dopo ovviamente, si è messa in mezzo, e so che l'ha fatto più di una volta. Oggi ovviamente non capiterebbe più, direi che per certi versi averla conosciuta è stato anche un bene, ora quelle come lei non mi spaventano più e le so affrontare. Ma dall'asilo, alle elementari, alle medie averla sempre appiccicata a me devo garantire non è stato semplice. Ma non divaghiamo torniamo ad S. e M. Sono stati fidanzati un secolo, M. ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, ma quelli impegnati non mi fanno gola davvero. Certo quel pomeriggio che mi ha preso la mano e mi ha detto "Se le cose fossero andate diversamente, chissà...." ma erano passati sette anni e il rischio che quel sentimento che provavo e che tenevo nel cuore forse solo perchè mitizzato da una giovane età non mi ha fatto approfondire il discorso. Ora ovviamente provo tenerezza per tutta questa storia e il solo rammarico di aver permesso ad una persona cattiva e cattiva gratuitamente di avere il mio destino tra le sue mani, non avrei dovuto permetterglielo. S. e M. hanno due bimbi e sono sposati, gli auguro di essere felice, gli auguro di essersi sposato non perchè dopo tanti anni era la cosa più ovvia ma perchè innamorato. Ma per quanto ora li guardi col sorriso e con un bel ricordo mi è inevitabile non riesco a non pensare che lei viva un pò la vita che forse, chissà poteva essere la mia. Con il sorriso però, sempre e comunque con il sorriso.
Un bacio a tutti!!!!

lunedì 21 marzo 2011

Finchè l'acqua non esonda....

esondare [e-sòn-dà-re] v.intr. (aus. avere; esóndo ecc.) [sogg-v]
  • • Detto perlopiù di fiumi, traboccare, straripare

Il giovedì è sempre stato un giorno speciale per me, non so bene la ragione di questa preferenza ma fin da piccola insieme al sabato è un giorno che mi mette allegria, mi sa di sole, di festa anche se è ancora lavorativo. Forse sarà qualcosa nel suono a colpirmi, non credo che sia per la questione degli gnocchi visto e considerato che il giovedì a casa mia gli gnocchi non si sono mai fatti, quindi credo che sia per una ragione inconscia a me ancora del tutto sconosciuta. Del resto non è necessario dare a tutti i costi una risposta ad ogni cosa no?
Da non so più neanche io quanto tempo ormai i miei giovedì sono dedicati ad un appuntamento fisso il cd: "caffè del giovedì" con Chiara. Caffè che negli anni si è stato caffè macchiato, caffè normale, marocchiono semplice, marocchino con cacao tutto ciò a seconda dello stato di colite della sottoscritta o di altri problemi che preferirei omettere dell mia cara amica Chiara. Ciò che non manca mai ad accompagnare i nostri caffè sono il bicchiere d'acqua naturale per me e di acqua gasata per lei, chiacchiere, allegria, pensieri e parole a non finire e, ben presto, da un'ora d'intervallo la ricreazione è passata ad un tempo indefinibile.
Giovedì scorso come al solito appuntamento alle 14 sotto casa mia, Chiara arriva sempre con un sorriso a trentadue denti, sembra sempre che nulla possa cancellare dal suo sguardo il guizzo di voglia di vivere e di condividere che la caratterizza e se io, capita spesso, ho il sorriso storto lei mi mette subito di buon umore. Baci e abbracci, come va e come non va, arrivate al bar battuta con Marco e Federica, una delle sue, una di quelle che spezza il silenzio con una sonora risata. Non c'erano neanche quelli del Comune perchè era festa il bar sembrava quasi tutto per noi. "Ho un sacco di cose da raccontarti" mi dice. E inizia a parlarmi del suo libro, della prossima promozione, degli incontri culturali del lunedì sera, prima sospesi poi ripresi, sono felice che per una volta non sia io a monopolizzare la conversazione (mi domando sempre più spesso quanto tempo ancora mi sopporterà). Mi parla dei complimenti ricevuti da una persona inaspettata, si vive anche di soddisfazioni, dell'incontro con una vecchia amica, incontrata per caso, un'amica che sembrava sparita e che adesso, che bello, ricompare. Poi sgrana i suoi grandi occhi, come fa sempre quando deve assolutamente ricordare una cosa importante, e mi dice "Ricordami che allle quattro devo andare a prendere la bambina". La bambina in questione è la figlia di sua sorella. Nove anni. L'accompagno più che volentieri. I bambini di oggi sono quasi tutti svegli e devo ammettere che Virgi lo è, eccome. Dovreste vederle zia e nipote insieme. Non si può stabilire con assoluta certezza chi delle due abbia nove anni. Chiara è fantastica con lei, parlano tantissimo, sembrano l'una per l'altra una novità continua. Inventano storie, personaggi, si raccontano, sono complici. E Virgi è bella furba, la sa lunga insomma. Legge tantissimo ma non ha per nulla l'aria da secchiona e a parer mio dev'essere un bel peperino. Così strada facendo in attesa del gelato ci ha fatto il resoconto dell'ultimo libro letto, dei libri che vuole leggere, della gara di matematica fatta a scuola, del tema che non era proprio un tema ma era più che altro l'invenzione di un racconto di fantasia un pò horror un pò fantastico, di tutta la collana di libri dedicata ad una certa Valentina e poi non so come siamo arrivati a parlare dei miei chili di troppo (non sono mica poi così tanti ecchecavoli) e del fatto che io non sappia nuotare (risata di Virgi, simpatica canaglietta). 
Se è vero che sentir parlare in un italiano corretto è per me musica e che sempre più spesso si sentono strafalcioni che fanno venire l'orticaria al cuore, sentire una bambina utilizzare un linguaggio forbito e appropriato è un concerto di bignè alla panna (per me è come dire che è al pari di un rapporto sessuale, non so se mi spiego). Così mentre mi raccontava di un gioco che avrebbe fatto volentieri con me, gioco di cui preferirei non parlare visto che è collegato al fatto che io non sappia nuotare, se ne esce fuori con una frase ad effetto (avrà preso dalla zia!!!!) e dice: "Continuiamo a giocare finchè l'acqua non esonda.....". Bè ora diciamolo francamente "esondare" non è certo un verbo che si usa con frequenza, se poi è una bambina di nove anni a parlare così io rimango senza parole, insomma in pochi secondi mi ha conquistata anche se l'apice del mio trasporto nei suoi riguardi l'ha ottenuto quando hadetto che se nuotiamo insieme e io dovessi decidee di annegare lei mi salvrebbe tanto in acqua si sa, si è più leggeri.
Buona settimana a tutti!!!!

lunedì 14 marzo 2011

Famiglia: femminile plurale

Amo leggere. Mi piace staccare la spina dalla mia vita ed entrare in quella dei personaggi del libro che sto leggendo. La parola è viva, è comunicazione, è musica. Cosa c'è più vivo della parola?Leggo diversi generi, in questa settimana mi sono divorata "Famiglia: femminile plurale" e "l'Oscura immensità della morte" il primo è di Emilia Marasco e l'altro di Massimo Carlotto, due storie lontanissime tra loro ma entrambi libri che sanno lasciare il segno.
Quello di cui vi vorrei parlare è quello della Marasco. Un libro che mi è entrato dentro fin dalle prime pagine.
E' la storia di un anno di vita di Nina, una donna che a fine anno compirà 50 anni.In attesa del 28 dicembre, data del suo compleanno, racconta mese per mese il suo presente e il suo passato, con ironia, con tenerezza è lei attraverso flash back a farci entrare nella sua quotidianità.
Nina è al terzo matrimonio, vive in una casa con Giacomo, il marito, Lorenzo il più piccolo di casa, Viola e Simone, i gemelli nati dal secondo matrimonio, Alice, figlia di Giacomo, Marco figlio di Nina e del suo primo marito un francese presente nella vita di Marco solo una volta all'anno quando per il compleanno del figlio gli regala una torta immensa con gli auguri. Nina si divide tra la sua famiglia allargata, le amiche, il lavoro, la sorella che adotta due bambini stranieri, la dislessia di Lorenzo. Nina è lì per tutti accompagnata dall'amore forte che la unisce a Giacomo e che le fa superare i piccoli grandi problemi che l'accompagnano, quelli che accompagnano tutti noi. Un libro che tratta molti argomenti, che fa riflettere, scorrevole, attento. Da leggere d'un fiato.
Uno dei libri che mi è piaciuto di più in assoluto.
Buona serata a tutti.

mercoledì 9 marzo 2011

4 Generazioni....

Ci sono feste che non amo particolarmente festeggiare, non ci sono ragioni particolari, forse trovo che siano per lo più consumistiche che altro e che alla fine il vero significato della festa e del perchè vada ricordata sia dai più sconosciuta. L'8 marzo è una di quelle. Se in quella circostanza mi è capitato di uscire mi sono ritrovata spesso davanti a donne in preda ad attacchi ormonali, come qualcosa di compresso per troppo tempo da dover esplodere improvvisamente. Questa è una data importante per le donne, ricorda le conquiste sociali, economiche, politiche che le donne hanno conquistato e le violenze a cui ancora molte, troppe di loro sono costrette a subire in molte parti del Mondo. Bene festeggiare, assolutamente, ma spesso si esagera, come se le donne fossero libere di uscire e quindi di fare qualunque cosa solo quella sera, assurdo no?
Ma ieri sera sono stata invitata da un'amica e siamo andate a mangiare insieme ad altre amiche in un agriturismo. Eravamo tra le prime. D. è passata a prendermi finito il lavoro, insieme siamo andate a recuperare F. e poi siamo andate da G. D. si è vestita da strega e F. da quadro , G. da pirata fortissimo, io da me stessa, direi che più originale di così sarebbe stato impossibile...
Eravamo tra le prime ma subito dopo di noi una ventina di donne hanno invaso il locale e la cosa più bella è che sedute alla grande tavolata in festa c'erano donne di tutte le età, addirittura una signora di ottant'anni, avreste dovuto vederla dava grandi punti a noi giovani, io a fine serata ero cotta, lei era ancora lì a raccontare barzellette in dialetto ligure. E' stata davvero una bellissima serata, 4 generazioni di donne sedute ad un tavolo, ognuna con il proprio bagaglio di esperienze, le più anziane hanno regalato la loro saggezza e la loro naturalezza, senza più schermi protettivi. Penso che sia stato il modo migliore per ricordare tutte le donne che ci hanno permesso di essere donne oggi.

lunedì 7 marzo 2011

Dai il meglio di te.....


Se fai il bene, ti attribuiranno 
secondi fini egoistici
non importa, fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
non importa realizzali.
Il bene che fai verrà domani
dimenticato.
Non importa fa' il bene
L'onestà e la sincerità ti
rendono vulnerabile
non importa, sii franco
e onesto.
Dà al mondo il meglio di te, e ti
prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te 
(Madre Teresa di Calcutta)

sabato 5 marzo 2011

La collezionista di diete....

Alzi la mano chi di voi non ha mai collezionato qualcosa......Io da piccolina collezionavo le figurine dei cartoni animati, gli elastici per i capelli, i puffi, i paciocchini.......a essere sincere, però,  lo devo proprio ammettere  per collezionare bisogna essere ordinati, o almeno avere l'ordine in quello che si colleziona, un posto sicuro in cui conservare gli oggetti tanto cercati.  Essendo una disordinata cronica smarrivo sempre qualche pezzo quindi il passatempo del collezionismo durava poco e appena c'era qualcosa di nuovo era quello a diventare oggetto di una nuova collezione.
Mio papà, invece, colleziona francobolli e mio fratello ha una collezione pazzesca di schede telefoniche, quando era piccolino ne raccoglieva da ogni parte e se qualcuno partiva per qualche meta lontana tornava sempre con una scheda assolutamente introvabile apposta per lui.
Insomma c'è chi colleziona cappelli, chi ditali (c'è c'è ve lo garantisco), chi fumetti e chi più ne ha più ne metta. Ma mai avrei immaginato di sentir dire a qualcuno che colleziona diete. Si si avete capito bene, una collezionista di diete.
La mia amica Daniela ieri, in pausa caffè,  raccontava dell'ultima dieta trovata, una sorta di tre giorni di semi digiuno in cambio di quattro giorni liberi, senza strafare ma liberi. E poi se ne esce fuori con una frase del tipo: "Io le diete le colleziono". In che senso scusa???????? Insomma lei le prende, le mette tutte insieme, in maniera ordinata e con fare certosino le conserva senza stropicciarle. Una collezionista di tutto rispetto gente!!!!
Lei appende le diete che raccoglie alle pareti dello stomaco. Forse lo fa con  la speranza inconscia che stando appese lì facciano il loro dovere anche stando davanti a un chilo di pasticcini alla panna.
Buon week a tutti!!!!!

martedì 1 marzo 2011

Incontro culturale.....un pò alternativo.

Da qualche mese a questa parte il lunedì sera è la serata dell'incontro culturale LIQUID-MONDADORI.
Il Liquid è il locale di Giorgio portatore sano di frasi ad effetto mordi e fuggi,  finchè non trova qualcuno che non si accontenta di un semplice passaggio ma che vuole giocare la partita per intero e allora il Liquid si trasforma in un duello tra artisti della parola, che poi, in definitiva, come sostiene Chiara, Giorgio è anticonformista a parole ma nei fatti  è il più conformista di tutti.
Poi ci sono loro: le Mondadori-girl Amanda, Nicoletta, Titta e Lorenza che al loro seguito hanno con il tempo raccolto molti adepti, naturalmente in prima linea Chiara, Renzo e la sottoscritta. Ma dando a Cesare quel che è di Cesare a Chiara va il primato di presenze.....tutte non ne ha persa una!!!!!!
Questo nostro incontro culturale è iniziato un pò in sordina poi pian piano ha raccolto sempre più appassionati di lettura e soprattutto amanti della condivisione, è davvero bello trasmettere ad altri le sensazioni che un libro ti ha lasciato, poi con il tempo abbiamo imparato a conoscersi e tra una birra e l'altra e un panino di Renzo che spesso non cena ci siamo ritrovati a condividere, oltre al piacere della lettura il piacere di uno scambio di opinioni, punti di vista diversi che si incontrano, che aprono la mente al diverso, a chi non pensandola come te può aprire mondi mentali ancora inesplorati.....
E così anche ieri sera, stoicamente, superando le intemperie di un tempo da lupi e di un freddo artico stimolato da folate di vento pronte a spazzare via pensieri e buoni propositi, eccoci lì pronte per l'incontro del lunedì.
SEEE.....lo credete voi, mica sono tutti così coraggiosi.......
Renzo con la scusa della partita è rimasto a casa, molti a causa del freddo hanno preferito rifugiarsi sotto il piumone ma io c'ero e con me anche Chiara, Amanda e Nicoletta. Inizialmente attorno ad un tavolino, quattro birre piccole offerte dalla casa, patatine tipo San Carlo, sembravamo le quattro di SEX AND THE CITY.
Anzi cinque, visto che poco dopo si è aggiunta una quinta ragazza. E' stato tutto naturale e divertente. Essendo in poche abbiamo preferito non parlare di libri e abbiamo cominciato a farci confidenze tutte femminili fino a quando non è uscito fuori il discorso:"Su cosa venivate prese in giro da ragazzine?" Bè diciamo che mi sono consolata, scoprire che tutte noi bene o male abbiamo avuto la nostra dose di derisione mi ha rimesso in pace con tutti quelli che a causa della mia abbondanza da piccola mi definivano con epiteti poco graziosi facendomi sentire decisamente fuori dal gruppo. Così ho scoperto che c'era quella troppo magra, quella troppo grassa, quella che pesava 40 kg. e aveva una quarta di reggiseno, quella che si alzava all'alba pur di prendere il pullman presto per andare a scuola ed incontrare meno gente possibile onde evitare un attacco d'ansia, quella che ha iniziato a depilarsi tardi rispetto alle altre e quella a cui in prima superiore non cresceva nemmeno un pelo, ora voi vi domanderete cosa ci sarà stato mai da prendere in giro? Bè le donne sanno essere anche peggio degli uomini quando vogliono ferire un loro simile: "Se non hai peli, non sei una donna", ora quando fa la ceretta rimpiange i momenti in cui non era ancora donna.
Ora se mi guardo indietro mi rivedo con un tenerezza ma quanti pianti allora, addirittura dopo le medie non volevo più andare a scuola per paura di chi avrei incontrato sulla mia strada e invece per fortuna ho trovato una classe splendida e ho un ricordo bellissimo dei miei cinque anni di superiori.
Poi è arrivato Giorgio e io mi sono trovata in mezzo a due fuochi: da una parte Giorgio che ha tirato su una questione sull'istinto e sulla ragione e dall'altra Chiara che sa il fatto suo e che trovava terreno fertile per esprimere le sue idee, e io in mezzo a mediare......
Insomma una serata alternativa e non da definirsi tale per la mia voce un pò da trans causa gola fiammeggiante, ma perchè è stato un momento inaspettato, divertente, complice come non mi capitava da tempo.

Buona giornata a tutti!!!!